Germinazione (2001-2005)

Germinazione (2001-2005)

Novembre 2004. A Carola



E’ bello potersi svegliare, talvolta. Entri pure luce. Oggi non devo sforzarmi di dare interpretazioni perché ogni cosa accade da sé, mirabilmente.
…E’ di domenica di solito che il sole splende e rischiara e non una voce è di troppo?…
Sole mio, ti è proprio di questi tempi l’accarezzarmi coi tuoi raggi, mitigati dall’Autunno senza foglie. Ovunque volga lo sguardo ogni cosa permane da sé, perfettamente identica a se stessa.
E perché dovrei trovare io il filo che tiene unito tutto questo? e non piuttosto lasciare che ogni cosa si srotoli da sé, senza il mio consenso. Oggi il mondo è intriso di senso: queste strade parlano di me e io di loro, questo cielo mi appartiene e comprende. Laggiù un vecchio che brinda al nuovo giorno con l’amato vino pigiato nel cartone.
Come potevo esser più cieco nel non riconoscervi terre mie e miei amati compagni di vita! non sentitevi soli la sera, quando il giorno cessa di manifestare la sua gloria e i dubbi si insinuano come stelle al primo buio.
Sono stato tuo ospite privilegiato, ho goduto di te e della tua ospitalità: mi hai carezzato e baciato, dato un comodissimo pigiama che non ho potuto indossare a lungo; mi hai svegliato con la tua bellezza e fatto riassopire a ritmo di cuore, scaldato la focaccia e le mani col tè da te preparati; mi hai forse amato, di certo per sempre se è vero che nessuno mai riannoderà i fili del tempo.
Oggi non mi sento straniero sulla terra perché il mondo è pervaso di senso e tu sei parte di questa sottilissima sensazione.

(I fiori appassiranno, non le parole).


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