Gennaio 2003
Tra poliedri irregolari d’urbani grovigli
dagli incastri secolari s’aggira
circospetto un marziano, nell’attesa
che qualcuno lo prenda in considerazione.
Ma Genova non offre, soffre spazio.
Qui non nacqui, tra analogici edifizi
e bidoni incorniciati, e a lei non importò.
Forse un giorno, non più fra i tanti,
vòlto il volto, mi strizzerà l’occhio.
E io sorriderò.