Luglio 2004
Ho troppi volti nel cuore,
sono sfiancato.
Qui all’aperto si sta meglio,
ogni cosa pare onorarsi da sé
senza sforzi; in me solo pen =
sieri monchi, si lanciano l’uno
contro l’altro nel tentativo di
darsi una forma. Strepitano:
per attirare la mia attenzione; strepitano:
per distogliere la mia attenzione.
Dovrei lasciar parlare il respiro,
toccar solo corde essenziali,
aggrapparmi alla terra salda
Ma ho troppi volti nel cuore,
sono giù esausto.
Tutto
ruota intorno a me.
Tutto
dipende da me.
Tutto è troppo per me:
son di nuovo incagliato nei pensieri.