XI
Segreto solo negli intenti di chi lo aveva promosso, il G5 si svolse in un isterico frastuono globale. Nel corso di serratissimi colloqui fra Capi dei capi, nondimeno, venne a galla tutta la verità intorno alle “necessarie misure di sicurezza apprestate intorno alla persona giuridica degli abitanti provenuti dallo spazio”, adottate fino ad allora unilateralmente dallo Stato deputato alla loro custodia “nell’interesse della pubblica sicurezza mondiale”. Ma cosa mai vi era in quei quaderni da obbligare a misure tanto restrittive, si chiedevano i più. Asserragliatisi fuori, i giornalisti incalzavano con domande: “Cosa riferiscono di noi di tanto terribile, tale da giustificare considerazioni tanto allarmistiche perfino tra i colombi della difesa?”. In effetti, da una prima parziale e riservatissima disamina del contenuto dei quaderni alieni, ce n’era abbastanza per trattenere gli spaziali inquilini lontano dai riflettori “per almeno altri mille anni!”, azzardavano gli analisti dell’ultima ora. Mai come prima l’opinione pubblica se ne stava tanto inquieta sull’esito del vertice, cercando di interpretare ogni smorfia, parola, gesto, incedere, trovando insinuazioni di ogni tipo laddove, al più, vi eran solo sceltissime dichiarazioni atte a rassicurarla. Ma quanto più si cercava di far mostra del controllo della situazione, tanto più montava l’insoddisfazione generale. Se davvero non v’era ragione di sospettar nulla, a quale scopo le misure cautelari? E se trattavasi di equivoco, a che tanta segretezza? Non potevano, insomma, riferire gli alieni in persona sui fatti?
Era evidente a tutti che qualcosa non tornava. Per un poco ancora l’opinione pubblica fece mostra di pazientare, la stampa di reggere il gioco stringato dei comunicati ufficiali; ma in breve, da ogni parte del globo, si levarono voci di forte pretesa: o gli Alieni o le dimissioni. E la pressione fu tanta e tale che, nello stupore globale, si optò per la seconda.
Giovanni, ho letto il tuo racconto con divertito interesse: finalmente uno scrittore che tratta di Dio.
Non valgono i commenti fatti da mogli in incognito, per di più se catechizzate!
La trama mi ricorda il romanzo che sto per pubblicare io. Ovvio il mio é diverso, ma riconosco alcune similitudini. Apprezziamo lo stesso genere.
Grazie per aver letto, Milena. Scrivi per lavoro, o lavori per scrivere? Come si chiamerà il tuo romanzo? Quali i temi? Sei sotto editore? Un saluto.
Magari potessi guadagnare scrivendo. No, lo faccio più che altro per passione anche se ho già scritto e pubblicato in passato. Il romanzo che dovrei pubblicare è sì sotto editore e si intitola Blu Perfetto. E’ nato attraverso una riflessione politica ma anche personale sull’Italia. La storia è nata prima dell’ epidemia del virus, ed infatti ho completato il romanzo fra maggio e novembre 2019 ma ho avuto un’ intuizione: infatti anche nella mia storia é presente una pandemia provocata da un VIRUS ma su un pianeta alieno abitato da una popolazione pacifica che già conosce la Terra da millenni e siccome rischia l’estinzione causa pandemia arriverà sul nostro pianeta a chiedere aiuto e l’unico ad aiutarlo sarà un ministro italiano. Ho così mischiato la storia fantastica con l ‘ attuale politica italiana ed europea.
Spero che il ministro non sia Di Maio! A mala pena mastica l’inglese, figurarsi alle prese col dialetto alieno!
In bocca al lupo per tutto, comunque. Ciao!
Ahaha no in realtà sarebbe un personaggio ispirato a Salvini almeno sotto il profilo politico. Quello umano e sentimentale è romanzato da me…anche perché è un personaggio particolare con gusti sessuali non proprio normali.
Grazie a te per la risposta. Un saluto.