Processo al futuro

Processo al futuro


Entrato nella cella, Advocat stupì. Di là dal vetro, il detenuto in custodia cautelare BY290000442, sdraiato su uno stuoino, si prodigava in tecniche di rilassamento spirituale indotto. Come scorse Advocat, questi irrigidì.
– Come vanno gli esercizi spirituali, signor B? Le danno un po’ di benefits?
B riprese lentamente l’esercizio. Poi, terminato, si alzò dal pavimento in cristallo a copertura della piscina; arrotolò la stuoia e sistemò a parte. Quindi avanzò verso il vetro che lo separava dal suo legale. Rivolse lui parola affabile.
– Ha dormito bene, mio caro amico?
– Ho dormito.
– Ha la faccia stropicciata. Incubi?
– Non sogno. La mia funzione nominale mi impedisce di violare la legge, anche se volessi.
– Già. Eppure, lei profuma di sogno interrotto.
Disse, e strisciò le narici sul vetro, fino a rompersi i capillari. Alla vista del sangue, Advocat si impressionò.
– Signor B, lei sanguina…
– Sì, è vero. Sto sanguinando. Sanguino da molto, mi crede? Non c’è giorno in cui io non versi il mio sangue per questa causa.
Quindi afferrò un asciugamano e si ripulì, gettandolo poi in terra. Advocat ricordò in quell’istante di attivare il suo debithel per il credito da prestazioni da lavoro.
– Le spiace se esco e rientro, un attimo, signor B?
– Faccia pure.
Quindi uscì dalla stanza, attivò il conteggio da credit labour e rientrò. Ripresero quindi il discorso.
– La sua causa, Signor B? La sua causa è adesso interamente nelle mie mani. E non sarà affatto facile sostenerla. Ho bisogno della sua collaborazione assoluta. La sua posizione è tutt’altro che garantita. Anzi, visti gli atti, se devo esprimermi con franchezza: lei si trova sull’orlo di una no remedial excuse. Saprà cosa ciò significhi per lei. Quanto a me, il suo (posso assicurarglielo) è il caso più delicato che mi sia mai capitato fra le mani. Abbiamo margini ristrettissimi per convincere la giuria da casa della totale sua incoscienza al momento dei fatti…
– No!
– Mi scusi?
– No. Io non ero incosciente. Ho voluto fare ciò che ho fatto. L’ho preparato. Per anni, l’ho desiderato.
– No, signor B. Di qui non andiamo avanti di un passo. Lei non ha voluto fare ciò che ha fatto. Ma quand’anche ci dimostrassero che lei l’ha voluto, lei non l’ha preparato. E se infine saltassero fuori prove del fatto di ciò che lei qui (e solo qui) afferma, cioè di aver preparato ogni cosa: ebbene, noi dimostreremo al contrario, non senza opportuna perizia, che il suo desiderio fu per tutto il periodo di quella eventuale preparazione gravemente affetto da qualche tipica forma di alienazione psichica (quale poi, lo dirà la nostra esperta).
– Capisco. Questa, Advocat, sarebbe dunque la difesa che lei avrebbe in serbo per me?
– Esatto, la nostra strategia, Signor B. Migliori non ce n’è. Di questo io posso darle la mia parola di professionista. Ho analizzato il suo profilo psichico in dettaglio: lei ha tutte le carte in regola per essere considerato davvero un public fool. Gli indici di frustrazione socio-patica associati alla sua posizione debitoria sono infatti davvero notevoli: ma questa, per noi, è una grande notizia! Ho infatti interpellato Big Injury e, seppur fornendole algoritmi approssimati per difetto, ne ho ricevuto un responso senz’altro attendibile. Con ogni probabilità di query, garantita dal sistema al 87,3%, la giuria ci concederebbe l’incapacità psichica con tutte le attenuanti del caso, a patto che -nel suo particolare- ci adoperassimo per offrire diligentemente tutti gli elementi psico-patologici che così bene emergono dal suo pubblico profilo psichico. Naturalmente quel 12,7% di probabilità di restare condannato rappresenta il rischio connaturato al fattore umano: purtroppo, le certezze della tecnica scontano ancora l’arretratezza di giudici ad essa 
ostili. Sono fissati all’idea di tenere da conto, nonostante l’evidente progresso dell’algoritmia giuridica, dell’ufficio interpretativo loro affidato. Ma tolto il fattore umano, vero vulnus del sistema, già oggi il responso giuridico fornito dall’elaboratore, sostenendo la sua infermità con algoritmica diligenza, ci approssima con ottime probabilità alla vittoria: ossia alla sua assoluzione per incapacità psichica.


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