La cena

La cena


IV

Nel frattempo erano arrivate le prime portate: piadine boliviane ripiene di miele, formaggio e menta. Il secondo delegato dei poveri si alzò, e con sguardo compreso obbiettò: “Questo è sbagliato! Anche oggi i poveri che rappresentiamo hanno disistima dei ricchi, specialmente di quelli che si preoccupano per loro, perché capiscono benissimo che lo fanno per dominarli meglio e trarne un qualche prestigio da reinvestire! Che poi si siano messi a bere, questo non è un fatto nuovo, perchè da sempre poveri e ricchi annegano le preoccupazioni nel bere, ciascuno secondo il proprio intendimento: i primi per dimenticare le proprie miserie, e i secondi per dilapidare le ricchezze che li opprimono. Ma il punto è un altro, fratelli: tutti berremmo di meno, se fossimo più compartecipi l’ uno delle sorti dell’ altro, dandoci a ciascuno almeno il minimo di che poter vivere dignitosamente!”.


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