L’isola

L’isola


II

Aurelio, un tempo internista dell’ ASL di Savona, si trovava allora per caso alla deriva, con le ultime provviste a bordo, quando con grande sollievo avvistò la costa. Giunto a terra, come toccò gli scogli, ringraziò Dio alzando le mani al cielo e baciando la dura pietra. Gli abitanti del luogo, osservando il suo gesto, si risentirono. Sfortunatamente capitava proprio nell’ isola di quelli che non pregano Dio per forza, e per aver infranto le leggi del luogo non fu accolto. Il capo dell’ isola al riguardo fu irremovibile: “Devi andartene: su quest’ isola abbiamo stabilito per legge che Dio non esiste, perché tutti coloro che lo fanno esistere con i loro gesti, non fanno altro che procurarci guai!”. Aurelio, seppur amareggiato, trovò forza di obbiettare: “Voi siete veramente incorregibili! E’ forse che Dio compie il male, e non l’ uomo? Se noi pecchiamo, ne ha forse colpa il Santo?”. Ma quelli: “Non c’ importa. In quest’ isola abbiamo questa regola: da qui ogni discorso su Dio è bandito, in pubblico e in privato”.


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